Donne d’Albania. Tra migrazione, tradizione e modernità – 4 novembre 2016

Venerdì 4 novembre 2016,  presso la Fondazione Lelio e Lisli Basso in via della Dogana Vecchia 5 a Roma, ha avuto luogo il convegno “Donne d’Albania. Tra migrazione, tradizione e modernità”.

Promosso dalla rivista Confronti nell’ambito del progetto L’altra via – dal conflitto alla ricostruzione: strategie al femminile con il sostegno dei fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese ⎼ Unione delle chiese metodiste e valdesi e con il patrocinio della Camera dei Deputati e dell’Ambasciata della Repubblica d’Albania in Italia. Media partner erano la testata Albania News, Shqiptari i Italise (L’Albanese d’Italia) e la rivista Noi donne. Il convegno è stato realizzato in collaborazione con l’associazione Occhio Blu Anna Cenerini Bova, l’ Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e la Fondazione Migra per riflettere sul futuro dell’Albania a partire dal ruolo delle donne nel processo di integrazione del Paese in Europa, con uno sguardo alla diaspora in Italia e alle  buone prassi in Albania.
Dopo i saluti dell’Ambasciatore della Repubblica d’Albania presso la Repubblica Italiana S.E. Anila Bitri Lani e della Vice Presidente del Parlamento albanese Valentina Leskaj, sono stati trasmessi i saluti della Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, di Livia Turco, Presidente della fondazione Nilde Iotti, donne, cultura e società.

Oltre  i numerosi interventi in programma sono state presentate  le testimonianze di alcune donne che hanno iniziato  attività imprenditoriali e associazioni nel settore del microcredito, dell’emancipazione femminile e dell’assistenza sociale e portatrici di un importante messaggio di dialogo interculturale e interreligioso.
A rappresentare l’ Associazione Occhio Blu Anna Cenerini Bova è stata designata Anila Husha, esperta di emigrazione femminile in Italia e  membro del Comitato Scientifico, che   nel suo intervento “Percorso immigratorio come via d’emancipazione” ha analizzato dati relativi alle donne albanesi in diaspora, sottolineando l’alto livello dell’integrazione della comunità albanese in Italia e la funzione di mediazione tra la famiglia e la società di accoglienza esercitata dalle donne immigrate. Dopo molti anni di lavoro in Italia, le cittadine di origine albanese si sentono in obbligo di trasmettere alle connazionali in Albania i valori della cultura democratica  acquisiti in Italia per contribuire al cambiamento culturale del paese: l’ esperienza dell’associazione “Occhio blu – Anna Cenerini Bova”, è uno degli esempi più riusciti di tale collaborazione.”

Hanno partecipato inoltre come moderatori anche altri due membri del Comitato Scientifico della nostra associazione, Emanuela del Re e Rando Devole che hanno dato il contributo della loro professionalità.

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