Ignazio Buttitta: il poeta dei cantastorie di Sicilia – 24 giugno 2017

Sabato 24 giugno 2017 presso il Museo della Città e del Territorio di Vetralla l’associazione Occhio Blu Anna Cenerini Bova ha organizzato il recital di Mauro Geraci e Stefano Pogelli “Ignazio Buttitta: il poeta dei cantastorie di Sicilia”.

 

Un itinerario tra le storie e le ballate del grande poeta siciliano Ignazio Buttitta espressamente destinate alle voci, alle chitarre e allo stile comunicativo dei poeti cantori. Mauro Geraci, antropologo che ha a lungo studiato la poetica dei cantastorie siciliani e ne è diventato scrupoloso interprete e continuatore, ha proposto al pubblico la sua coinvolgente interpretazione di pagine di Buttitta quali “U puzzo da morti” “U trenu du soli” “Portella della Ginestra” alternate a brani strumentali eseguiti da Stefano Pogelli, studioso, musicista e attento interprete di musica popolare italiana. Il suggestivo spazio del Museo della Città e del Territorio, testimonianza del forte radicamento della cultura popolare ricordata dalla dottoressa Deminicis nel suo benvenuto, è stata la cornice ideale dei cantastorie e della loro funzione.

Lo spettacolo, introdotto dal prof Lombardi Satriani, dopo i saluti del presidente di Occhio Blu Anna Cenerini Bova, Ambasciatore Mario Bova, ha offerto momenti di grande commozione e, grazie all’interpretazione di alto livello drammatico di Mauro Geraci e alla accurata e raffinata esecuzione musicale di Pogelli, ha dimostrato quanto possa essere ancora forte il ruolo dei cantastorie: il cantastorie può stimolare la riflessione su drammi antichi ma mai risolti della nostra quotidianità, come quello dell’emigrazione che ancora riguarda molte popolazioni e accomuna i protagonisti delle ballate siciliane a molti migranti di oggi non ultimi gli albanesi. In questo modo il recital ha contribuito a realizzare uno dei principi fondamentali della nostra mission, vale a dire la reciprocità culturale tra Italia e Albania nell’intenzione di far conoscere ai nostri soci e amici albanesi e italiani alcuni spaccati significativi di entrambe le culture .
In questo spirito si è svolta la mattinata che ha visto un piccolo gruppo di soci e amici raccolti presso la Necrpoli di Monterozzi di Tarquinia per visitare uno degli ultimi reperti delle tombe etrusche dipinte, in particolare la tomba Bartoccini illustrata dal Prof Carlo Tedeschi. L’opinione dei partecipanti è che l’ esperienza collettiva sia un collante positivo tra i nostri soci che vada coltivato.