Presentazione di “Piccola saga carceraria” di Besnik Mustafaj – 21 novembre 2018
Questa Piccola saga carceraria di Besnik Mustafaj è ultima, emblematica esemplificazione di una vasta letteratura albanese che ha inteso e ancora intende esplorare un motivo centrale nella vita dell’Albania contemporanea: quello dei penitenziari, dei campi di detenzione, di deportazione, di internamento, di lavoro forzato persi tra le montagne che, per molti, divennero luoghi d’esclusione, persecuzione, epurazione, fucilazione, morte. Un destino carcerario che, attraverso la “piccola” saga della famiglia Huta, mostra come, specie dal secondo dopoguerra e con l’istaurarsi del regime comunista, il passato e il presente dell’Albania si siano avvicendati nel segno del dominio, del conseguente fiero ma sofferto auto-
Besnik Mustafaj (1958), è un noto politico e scrittore albanese. Laureato in lingua e letteratura francese presso l’Università degli Studi di Tirana ha lavorato come professore, traduttore e giornalista. Tra i fondatori del Partito Democratico d’Albania ha ricoperto l’incarico di Ambasciatore in Francia dal 1992 al 1997 e in Albania è stato Ministro degli Esteri dal 2005 al 2007. Autore di numerosi romanzi, saggi e traduzioni, nel 1997 ha vinto il premio Méditerranée per il romanzo Daullja prej letre (Tamburo di carta), mentre in Italia ha pubblicato Albania. Tra crimini e miraggi (1993) e la raccolta di poesie Leggenda della mia nascita (2012).