Premi

Stare attenti ai cambiamenti e ai progressi in ambito europeo significa anche conoscere, sollecitare e sostenere i giovani che della nuova situazione saranno i protagonisti.

Oltre ad organizzare incontri con le scuole l’Associazione Occhio Blu-Anna Cenerini Bova, in collaborazione con l’Unione delle Università del Mediterraneo (UNIMED), nel 2015 e nel 2019 ha istituito un premio del valore di duemila euro per giovani albanesi residenti in Italia e per giovani italiani impegnati nella promozione dei rapporti culturali tra Italia ed Albania, intitolato al nome della fondatrice dell’associazione. Con questa iniziativa si è inteso dare risalto al ruolo delle nuove generazioni che si siano distinte nello studio, nello sviluppo e nella diffusione della cultura albanese e arbëresh in Italia, in particolari campi del sapere quali quelli storici, artistici, architettonici, letterari, dello spettacolo e della cultura ambientale. Secondo tali orientamenti, il premio è stato destinato a un giovane che, con il proprio impegno di ricerca e/o di lavoro, abbia contribuito a vario titolo, alla crescita e alla conoscenza della cultura albanese e arbëresh in Italia, allo sviluppo dei rapporti interculturali tra Italia e Albania e al sostegno delle attività dell’Associazione.

Nel 2015 il premio è stato assegnato a Giovanna Nanci con la seguente motivazione: “Per i suoi studi critici sulla letteratura albanese, nonché sulla traduzione e diffusione in italiano dei più noti scrittori in lingua albanese e per il suo costante impegno nella divulgazione della cultura albanese”.

Nel 2019 la Giuria per l’assegnazione del Premio Giovani Anna Cenerini Bova ha deciso di assegnare il premio a Fabrizio Nucci, produttore del film Arbëria con la seguente motivazione: “Per aver creduto e contribuito con una scelta coraggiosa ed intelligente alla realizzazione e valorizzazione di un progetto filmico di elevato contenuto culturale, per averlo valorizzato e finalizzato alla diffusione e conoscenza in Italia e in Albania della civiltà e della storia degli arbëresh, e per aver scelto di rappresentarla quale eccellente esempio di quel sogno europeo della ‘specificità’ nella ‘pluralità’”. Il premio è stato consegnato nel corso di una serata dedicata alla presentazione del film Arbëria, introdotta da Caterina Zuccaro, studiosa della cultura arbëresh, poetessa e traduttrice. La proiezione è avvenuta nella sala dell’Anica gentilmente concessa.